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DO GAROFANI ROSSI

di Roberto Caprara (regia di Paolo Corsi)

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Il 24 ottobre 2025 è andato in scena al Teatro Sartori di Ala lo spettacolo Do garofani rossi di Roberto Caprara, con la regia di Paolo Corsi. La rappresentazione rientrava nell’ambito delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario dell’uccisione del parroco di Giazza don Domenico Mercante, sequestrato dai soldati tedeschi e usato come ostaggio per prevenire attacchi partigiani durante la ritirata, e del soldato Leonhard Dallasega, giustiziato a sua volta per il suo rifiuto di sparare a un sacerdote. L’episodio, avvenuto nell’aprile del 1945, è ben noto alla popolazione di Ala, dove al parroco di Giazza è dedicata una via con una lapide che commemora il prete e il soldato, testimoni del “trionfo delle leggi divine sulla barbarie della guerra”.
Il testo, scritto negli anni ’90 e qui ripreso e aggiornato (al tempo della prima stesura, per esempio, ancora si ignorava l’identità del soldato tedesco), rispetta la storicità dei fatti, ma si concede anche qualche licenza narrativa, volta a sottolineare l’umanità di alcuni personaggi, stemperando la tensione generata dal contesto estremamente drammatico. La regia, da parte sua, facendo propria questa lettura della storia, la evidenzia anche nel racconto scenico, ottenendo un mix di pathos e leggerezza, capace di commuovere e al contempo di strappare anche qualche sorriso.
Una scenografia essenziale, i costumi realistici, le musiche e gli effetti luce, enfatizzano l’aspetto emotivo già portato dal testo, a cui sono funzionali i movimenti scenici e l’interpretazione degli attori, così come le azioni coreografiche di Ivan Pedrollo.
Lo spettacolo, apprezzato al suo debutto da un pubblico attento e partecipe, è pronto per replicare nei teatri trentini e veronesi, a cominciare da quelli dei comuni storicamente legati a questa vicenda.

(Foto: Paolo Lorenzi)

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